Medicina Legale
Malattie amianto-correlate
Relazione fra esposizione a fibre di amianto (concentrazione di fibre e specie mineralogiche) e patologie asbesto correlate (mesotelioma, asbestosi ed altre). L’obiettivo principale è valutare la differenza in termini di diversi tipi di amianto rilevati tramite microscopia elettronica a scansione analitica (EDS), loro dimensioni (lunghezza, larghezza e rapporto tra queste due dimensioni) e loro concentrazione (numero di fibre per grammo di peso secco – ff/gps) tra i soggetti con mesotelioma, asbestosi, e altre patologie asbesto correlate.
Ruolo delle alterazioni del metabolismo del ferro indotte dall’esposizione ad amianto nella patogenesi del mesotelioma pleurico. Sono attualmente in corso studi retrospettivi su casistica autoptica ed esperimenti su colture cellulari in collaborazione con il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “L. Spallanzani”. Le tecniche utilizzate si basano sull’immunoistochimica, immunofluorescenza e microscopia elettronica a trasmissione.
Neuropatologia dell’abuso di sostanze stupefacenti
Il consumo di sostanze stupefacenti costituisce, in Italia e in tutto il mondo, un importante problema sociale e sanitario di portata crescente. L’uso di tali sostanze (sia in acuto, sia in seguito un consumo prolungato o allo sviluppo di una tossicodipendenza) infatti, può determinare gravi conseguenze cliniche, in particolare a livello del Sistema Nervoso Centrale.
Relativamente alle sostanze d’abuso più diffuse, i meccanismi fisiopatologici attraverso cui si realizzano gli effetti neurotossici non sono stati, tuttavia, ancora del tutto chiariti; le attuali conoscenze scientifiche si basano pressoché esclusivamente su sperimentazioni in vitro o su modelli animali.
Il nostro studio si propone di approfondire i meccanismi fisiopatologici dell’intossicazione cronica e acuta da sostanze stupefacenti nell’uomo, utilizzando metodiche morfologiche, immunoistochimiche e molecolari, con importanti ripercussioni a livello clinico e, conseguentemente, sociale.
MORTE CARDIACA IMPROVVISA ISCHEMICA
Il progetto si basa su un approccio multidisciplinare che si propone di giungere a quantificare e localizzare alcuni marker di danno ischemico precoce; include, oltre alle tradizionali tecniche istochimiche, l’osservazione di preparati al microscopio elettronico a trasmissione e l’uso di tecniche immunoistochimiche. Ci si propone di confrontare, su prelievi cardiaci autoptici, le caratteristiche del tessuto miocardico ischemico con quelle del tessuto sano, per giungere ad individuare e validare alcuni marcatori che permettano di fare diagnosi postmortem di ischemia cardiaca estremamente precoce.
Lo scopo dello studio consiste nell’individuare e validare, ai fini della pratica forense, alcuni marcatori dell’ischemia miocardica precoce, da applicare in quei casi di morte improvvisa in cui non vi siano segni morfologici suggestivi di ischemia al microscopio ottico, ovvero quei casi in cui l’ipotesi della morte cardiaca ischemica viene posta sulla base dell’anamnesi, dei dati circostanziali, del riscontro autoptico di coronaropatia o del riscontro microscopico di miocardiosclerosi o sofferenza miocardica aspecifica, dell’assenza di altre cause.
COLLABORAZIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI:
L’Unità di Medicina Legale e Scienze Forensi è coinvolta in un progetto volto alla caratterizzazione del tanatomicrobioma e del tanatotrascrittoma diretto dalla prof. Gulnaz Javan (Alabama State University) e finanziato dal National Institute of Justice.
Nell’ambito delle malattie amianto-correlate è attivo un progetto internazionale in collaborazione con due Università dell’Asia Centrale (Università di Bishkek, Kirghizistan e Karaganda, Kazakistan) allo scopo di caratterizzare il contenuto polmonare della popolazione generale, esposta al crisotilo.
È inoltre attiva una collaborazione con le Università di Firenze e Torino relativa allo studio della silicosi. In particolare, si stanno raccogliendo dati sulla distribuzione e correlazione di ferro e silicio e la speciazione chimica del ferro in campioni autoptici prelevati da soggetti con silicosi polmonare. Nell’ambito di tale progetto sono stati effettuati esperimenti presso l'European Synchrotron Radiation Facility (ESRF) di Grenoble utilizzando spettroscopia di fluorescenza a raggi X micro (μXRF) e spettroscopia di assorbimento di raggi X (μXANES).