Lo stress correlato al lavoro si presenta sempre più come una sfida per la moderna medicina del lavoro chiamata ad operare in contesti con rapporti interpersonali strutturati e complessi, tempistiche contingentate, talvolta ripetitività dei compiti lavorativi e aumento della responsabilità personale.
In questi contesti la valutazione del rischio, implementata anche attraverso l'analisi della casistica clinica e degli stressors lavorativi, ha certamente un ruolo centrale, oltre ad essere un obbligo di legge da espletare in ogni azienda con cadenza triennale. Inoltre, è evidente l'importanza di un corretto inquadramento diagnostico, anche per orientare i pazienti a un precoce e continuativo percorso di supporto psicologico al fine di favorire una positiva reintegrazione nel mondo del lavoro.
In casi particolarmente gravi, le condizioni stressanti sono determinate volontariamente per nuocere ai lavoratori, dando luogo a casi di mobbing. Queste condotte possono nascere per vari motivi: sostanzialmente, un cattivo rapporto con i colleghi o i superiori, e un contesto che ne permette lo sviluppo, talora anche per ragioni strategiche aziendali (allontanamento dei dipendenti per fini utili all’azienda). Il mobbing colpisce maggiormente le donne e chi opera nella pubblica amministrazione. La persona, vittima delle azioni vessatorie, può accusare numerosi disturbi: da quelli somatici (insonnia, cefalea, tremore, tachicardia, sudorazione fredda, gastrite, dermatite) a quelli psicologici e della socialità (nevrosi, depressione, perdita di autostima, attacchi di panico, isolamento sociale) e, nei casi più gravi, condotte suicidarie. Anche in questo caso appare evidente la necessità di pronto supporto e di precoce diagnosi del disturbo.
Il gruppo di ricerca si pone l’obiettivo di approfondire la conoscenza scientifica degli aspetti clinico-diagnostici legati ai disturbi da stress lavoro correlato e da mobbing anche attraverso la collaborazione con ICS Maugeri di Pavia, con un apposito ambulatorio.
Responsabile: Prof. Stefano M. Candura - stefano.candura@unipv.it
Work-related post-traumatic stress disorder: Report of five cases
Stefano M. Candura, Emanuela Pettenuzzo, Claudia Negri, et al. Industrial Health (2020), 58(6), pp. 565–572.
Elena Fiabane, Daniela Flachi, Ines Giorgi, et al. Medicina del Lavoro (2015), 106(4), pp. 271–283.
Discriminant capacity of the masi-r questionnaire for the perceived work stress assessment
Ines Giorgi, Paolo Mainetti, Elena Fiabane, et al. Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia (2014), 36(3), pp. 175–180.
Stefano Tonini, Andrea Lanfranco, A., Antonio Dellabianca, et al. Journal of Occupational Medicine and Toxicology (2011), 6(1), 29.